
Con lei si parlerà di narrativa contemporanea e si farà un'analisi dei generi letterari, in modo da chiarirsi le idee sui propri gusti e sui generi offerti dal mercato librario.
Sarà la terza e penultima lezione di questo corso che ha già visto in scena: Marco Cavalli come critico, con il quale è stata affrontata l'importanza dei classici nella letteratura, e Massimiano Bucchi come sociologo che ha spiegato l'importanza di appartenere alla schiera dei (pochi ma buoni) lettori, in oltre Bucchi ha consigliato dei saggi da leggere e per ironia della sorte un libro di narrativa che anche Cavalli aveva consigliato: L'uomo che cadde sulla terra, di Walter Tevis, prima edizione del 1963. Romanzo di fantascienza (ma incredibilmente attuale) che tratta della solitudine e dell'emarginazione attraverso le avventure di un non-umano che visita il nostro pianeta e cerca il modo di trasportarvi la sua gente vittima di una terribile guerra atomica e dunque in crisi per la radioattività. La metafora della solitudine è una costante per i lettori forti, anzi, più che metafora è una condizione necessaria per leggere.
La quarta e ultima lezione del corso si terrà martedì 26 aprile con il prof. Vittorio Pontello e si affronterà la lettura dal punto di vista filosofico.
Nessun commento:
Posta un commento